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Il Collegio Salesiano

Il Collegio Salesiano


Su indicazione di monsignor Emiliano Manacorda, nel 1880 san Giovanni Bosco acquistò per la cifra di 30.000 lire l'antico "casino Caroelli", signorile residenza estiva di un ricco avvocato di Moncalvo poi appartenuta alla contessa Clara Leardi, per adibirlo a collegio maschile.
La struttura, intitolata al papa Pio V, venne inaugurata il 6 giugno 1880 e in ottobre entrarono i primi 40 alunni. Vi funzionavano una scuola elementare e un ginnasio inferiore, con corsi privati aperti anche a studenti esterni.
Dal 1900 al 1912 il Collegio ospitò una scuola per la formazione delle vocazioni salesiane adulte provenienti da paesi di lingua tedesca con il nome di Istituto San Bonifacio.
Successivamente ritornò alle funzioni originarie e nel 1924 venne convertito in Aspirantato missionario, frequentato da chierici e sacerdoti destinati alle missioni salesiane in tutto il mondo.
Con il termine dell'anno scolastico 1965-66, in seguito al ridimensionamento delle opere salesiane, il Collegio di Penango dovette chiudere i battenti.
In seguito l'imponente complesso fu acquistato da dall'Istituto Bancario San Paolo, che lo rivendette alla Provincia di Asti. Passato in mani di privati, venne abbattuto nell'estate 1978.

Tra il 1924 e il 1966 entrarono nell'Aspirantato di Penango 2754 giovani, dei quali 485 divennero Salesiani ed operarono sia in Italia che in terra di Missione. Ogni anno l'Istituto San Pio V ospitava in media 150 aspiranti. Tra gli exallievi più noti si possono ricordare:

• don Teresio Bosco(n. 1931), giornalista e scrittore di successo, già direttore del Bollettino Salesiano e autore di numerosi libri

• monsignor Franco Della Valle (1945-2007), vescovo di Juina (Mato Grosso)

• monsignor Riccardo Ezzati (n. 1942), vescovo di Valdivia (Cile) e poi ausiliare di Santiago

• monsignor Camillo Faresin (1914-2003), vescovo di Guiratinga (Mato Grosso)

• beato don Luigi Monza (1898-1954), sacerdote della diocesi di Milano, suscitatore e animatore di opere benefiche ed educative rivolte specialmente ai fanciulli minorati psichici. Il 30 aprile 2006 è stato dichiarato beato.

• Attilio Martinetto (1922-1945), guardia di finanza, poi partigiano in Val Pesio; venne fucilato dai nazifascisti contro il muro del cimitero di Cuneo la mattina del 25 aprile 1945. Insignito di medaglia d'oro al valore della Guardia di Finanza.

• prof. Renzo Titone (n. 1925), studioso di psicopedagogia e psicolinguistica, docente per oltre 50 anni in prestigiose università italiane e straniere

• Florestano Vancini (1926-2008), regista cinematografico, autore di film d'impegno (La lunga notte del '43, La banda Casaroli, Bronte, Il delitto Matteotti) e di sceneggiati televisivi (La piovra 2, Piazza di Spagna)

• Pier Luigi Celli (n. 1942), scrittore e manager; già dirigente dell'ENI, della Omnitel e dell'ENEL, dal 1998 al 2001 è stato direttore generale della RAI; attualmente è direttore generale della LUISS